ntolleranza al glutine? Farmacia Lariana

Intolleranza al Glutine?

Troppo spesso abusiamo di parole come “celiachia”, “intolleranza”, “glutine” senza sapere bene cosa vogliano dire. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza e iniziamo oggi parlando di intolleranza al glutine o meglio❗️SENSIBILITÀ AL GLUTINE NON CELIACA (GS).
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Partiamo da una definizione fondamentale: 🤨 che cos’è il GLUTINE? Si tratta di un complesso peptidico formato da due PROTEINE: la gliadina e la glutenina. Questo complesso in presenza di acqua crea un reticolo colloso (fondamentale per la lavorazione dei prodotti da forno 🍰🍪🥖).
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In Italia la GS potrebbe riguardare circa 6 milioni di persone. L’eziopatologia non è chiara, ma è distinta da quella della celiachia. 🤓 Nella GS l’assunzione di prodotti a base di farinacei provoca un’INFIAMMAZIONE intestinale con aumento di linfociti e degli anticorpi anti-gliadina, ma senza appiattimento dei villi e senza una risposta autoimmune (che ritroviamo invece nella celiachia). La barriera intestinale risulta meno selettiva e quindi più permeabile a molecole esogene, come nutrienti o patogeni 🦠 , che raggiungono il torrente circolatorio scatenando i sintomi e la risposta immunitaria.
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Questo processo infiammatorio è il risultato di reazioni alla base dell’IMMUNITÀ INNATA, la prima linea di difesa in soggetti non ancora immunizzati. I protagonisti sono monociti (macrofagi), cellule dendritiche e granulociti. Resta da chiarire se il responsabile del processo infiammatorio sia solo il glutine o anche piccoli zuccheri (fermentabili oligo-, di- e mono-saccaridi e polioli) presenti in molti alimenti (verdure a foglia larga 🥬, legumi, latte 🥛 e prodotti caseari, peperoni, funghi 🍄 ) che provocano un analogo effetto irritante sulla mucosa intestinale.
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I SINTOMI sono spesso sottovalutati o confusi con la sindrome del colon irritabile: nausea, vomito, diarrea, dolori addominali (probabilmente attribuiti al rilascio di acetilcolina, un importante neurotrasmettitore coinvolto nella motilità intestinale, promosso dal glutine), ma anche sintomi sistemici come difficoltà di concentrazione, cefalea, rash cutanei.

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La DIAGNOSI di GS si effettua attraverso biopsie intestinali.
La CURA attualmente prevede l’eliminazione (o comunque una drastica diminuzione) del ❌ glutine ❌ dalla dieta, procedendo poi con una graduale reintroduzione degli alimenti contenenti il complesso peptidico. In questo modo è possibile normalizzare la risposta immunitaria e ridurre i sintomi.
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In caso di dubbi o curiosità non esitate a contattarci (tramite social, Whatsapp o il buon vecchio vis-à-vis).
Se invece necessitate di una consulenza specifica vi ricordiamo il servizio di NUTRIZIONISTA della nostra farmacia grazie alla collaborazione con la dottoressa @nutrizionista_erikameroni .
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Ananas brucia grassi🔥: un mito da sfatare‼️‼️‼️

Come tutti i falsi miti, anche in questo caso la parzialità delle informazioni che ci vengono quotidianamente fornite da TV e da riviste non specializzate ha tratto in inganno i più.📺 🗞🙅🏻‍♂️🙅🏼🙅🏾‍♀️.
La responsabilità di questa diffusa falsa credenza deriva dalle proprietà di una proteina presente all’interno della polpa e del gambo del frutto: la BROMELINA.🍍
La bromelina è in grado di scomporre le proteine contenute negli alimenti, favorendone un corretto assorbimento e velocizzando la digestione e il metabolismo.🧏🏻‍♂️🤤

ARRIVA LA BELLA STAGIONE: il tuo pet ha bisogno di un antiparassitario

COME PROTEGGERE I NOSTRI AMICI A QUATTRO ZAMPE?

Pulci, pidocchi, zecche e zanzare, ma anche pappataci e mosche cavalline: i parassiti di cane e gatto sono diversi, ma quasi tutti fastidiosi e potenzialmente pericolosi. Saperli riconoscere, individuarne l’habitat e prevederne il comportamento è la strategia migliore per adottare le giuste contromisure e proteggere la salute dei nostri amici a quattro zampe.

PULCI

Tra i parassiti di cane e gatto, le pulci sono i più comuni. Le pulci possono veicolare malattie come le infezioni da tenia o da bartonella e causare dermatite allergica. Le pulci adulte sono attive soprattutto tra la tarda primavera e l’inizio dell’autunno, ma possono resistere anche agli inverni più miti. Nelle zone più calde, possono sopravvivere tutto l’anno.

Tra i sintomi sospetti, si ricordano:

  • Puntini neri sul pelo: le pulci sul cane o gatto possono essere identificate per via di puntini neri sul pelo.
  •  Pettine per pulci
  • Far scorrere il pettine nel pelo dell’animale, fino a raggiungere la cute. Eventuali puntini neri presenti sul pettine possono essere le feci delle pulci.
  •  Tovagliolo di carta bianco
  • Porre un tovagliolo di carta bianco sotto l’animale e sfregare il pelo con le mani. Le eventuali particelle nere che compaiono sul tovagliolo possono essere le feci delle pulci.
  • Prurito costante, prevalentemente concentrato nella zona della testa, del collo, delle orecchie e nella regione dorsale, che porta il cane o il gatto a grattarsi di frequente
  • Irrequietezza: il gatto o il cane si strofinano o scuotono la testa, si mordicchiano il pelo o si leccano insistentemente
  • Aree alopeciche, gonfiori e croste oltre che pustole e piaghe

ZECCHE

Le zecche sono parassiti ematofagi: per sopravvivere, devono nutrirsi di sangue. Prediligono le temperature miti e gli ambienti umidi e ombreggiati ma si possono trovare ovunque. Le zecche possono trasmettere all’animale domestico malattie anche gravi, come l’ehrlichiosi​  la babesiosi e la malattia di Lyme, in grado di causare gravi problemi di salute anche agli esseri umani. I principali segni di una possibile infestazione da zecche nel cane o nel gatto sono i seguenti: 

  • Febbre
  • Zoppia e dolore
  • Perdita dell’appetito
  • Tosse
  • Letargia o depressione

Se si sospetta che il proprio animale sia stato morso da una zecca, occorre contattare immediatamente il veterinario per programmare una visita e un esame del sangue.

PIDOCCHI

Il pidocchio è un piccolo insetto che si nutre di sangue e può vivere come parassita su cani e gatti. Le infestazioni da pidocchi nel cane e nel gatto avvengono in situazioni di sovraffollamento e scarse condizioni igieniche generali oppure in soggetti debilitati per altre malattie. Poiché il pelo invernale rappresenta un habitat ideale per i pidocchi, l’infestazione si verifica soprattutto nella stagione più fredda mentre il grado di infestazione si riduce durante il calore estivo.

I pidocchi possono essere trasmessi da soggetto sano a soggetto infestato tramite il contatto diretto o indiretto, attraverso tappeti, coperte, cucce o l’utilizzo di spazzole o pettini infestati. I pidocchi non sopravvivono più di 2-3 giorni al di fuori dell’ospite con un rischio minore, anche se presente, di infestazione dell’animale domestico.

Il più importante pidocchio che colpisce il cane è Trichodectes Canis mentre nel gatto è comune la specie Felicola Subrostratus. Sia nel cane sia nel gatto, alcuni sintomi sono:

  • Prurito 
  • Alopecia
  • Croste ed escoriazioni

Il trattamento dei pidocchi richiede l’applicazione di insetticidi sugli animali colpiti, così come su tutti coloro che sono stati in contatto con gli animali infestati. Un’accurata decontaminazione dell’ambiente è essenziale.

FLEBOTOMI (PAPPATACI)

I flebotomi (pappataci) sono piccoli insetti con grandi ali. Simili alle zanzare, sono animali notturni ed ematofagi. Sono generalmente più attivi tra maggio e ottobre. I flebotomi possono trasmettere al cane diverse malattie, tra cui la leishmaniosi, particolarmente grave e difficile da curare. Si tratta di PARASSITI dannosi sia per i cani che per l’uomo, in molte regioni con climi mediterranei, subtropicali o tropicali. 

Il miglior rimedio alle punture di pappataci è la prevenzione. Un’accortezza consiste nell’evitare i ristagni idrici (attenzione, ad esempio, all’acqua che resta nei sottovasi) e l’accumulo di detriti organici, che, per i pappataci, rappresentano gli habitat perfetti in cui riprodursi.

Altre strategie contro le punture di pappataci consistono nel:

  • limitare le passeggiate serali o notturne del cane;
  • permettere all’animale di dormire dentro casa, soprattutto in estate e se si vive in zone endemiche;
  • prestare particolare cura e attenzione alla cuccia del cane;
  • utilizzare sull’animale prodotti repellenti specifici, rispettando la corretta frequenza di applicazione.

Quando il cane vive in un’area endemica per la LEISHMANIOSI o vi si reca e nel periodo di attività dei flebotomi  (maggio-ottobre), è raccomandato dai veterinari proteggere il cane utilizzando un prodotto che agisca, oltre che contro PULCI e ZECCHE, anche contro i flebotomi o pappataci.

ZANZARE

Le zanzare svolgono un ruolo fondamentale nella trasmissione di importanti malattie che colpiscono l’uomo, come malaria, encefalite virale, febbre gialla, febbre chikungunyae dengue. Nel cane, le zanzare sono vettori dei vermi nematodi Dirofilaria Immitis (responsabile della Filariosi Cardiopolmonare) e Dirofilaria Repens (responsabile della Filariosi Sottocutanea). Il periodo di attività principale è in primavera ed estate. Mentre la specie Culex è attiva nelle ore serali e notturne, la Zanzara Tigre è attiva nelle ore diurne. Oggi, quindi, il rischio di trasmissione delle Filarie copre tutte le 24 ore.

MOSCA CAVALLINA

La famiglia dei Muscidae comprende numerose specie di mosche. In particolare, la mosca cavallina o mosca delle stalle (Stomoxys Calcitrans) non possiede un ospite preferenziale, per cui attacca e punge qualsiasi mammifero (cavalli, bovini, cani) e l’uomo. Molto dolorose, tali punture possono causare:

  • irritazione cutanea/sanguinamenti
  • croste, dermatite necrotica e deformazione dei padiglioni auricolari nei casi più gravi.

Nelle aree a rischio di presenza della mosca cavallina, vale a dire nei paraggi di allevamenti di cavalli e bovini, e durante i mesi primaverili ed estivi, è consigliato l’impiego di sostanze repellenti come le permetrine.

Uovo d'oro

Alla ricerca dell’uovo d’oro

Un aiuto ai bambini e alle famiglie dell’Ucraina

DOMENICA 10 APRILE DALLE ORE 14:30 Lido La Favola di Abbadia Lariana (Parco di Chiesa Rotta) – (LC)

Iscrizione ad offerta libera grazie alla collaborazione di Farmacia Lariana di Abbadia il ricavato sarà devoluto all’acquisto di medicinali, latte in polvere e simili.

PROGRAMMA:

h.14:30 iscrizione (davanti all’entrata del Lido)

h. 15:00 Inizia la ricerca dell’Uovo D’oro

h.16:00 premiazione

1° premio UOVO DI CIOCCOLATO GIGANTE al bambino che troverà l’uovo dorato. Ai bambini che troveranno più ovetti

2° premio BUONO DI 40.00 EURO da consumare al ristorante LIDO LA FAVOLA

3° premio BUONO DI 20.00 EURO da consumare al Bar LIDO LA FAVOLA

A tutti i bambini partecipanti sara’ dato in omaggio un uovo di cioccolato di 180g. gentilmente offerto da ICAM e il poster ”C’ERO ANCH’IO”

in occasione della giornata, per chi lo desidera il LIDO LA FAVOLA proporra’ un menù pranzo completo al costo di 14,00 euro per adulti, un menù pranzo completo al costo di 12,00 euro per bambini e dalle h.15:30 un menù merenda al costo di 7,00 euro.

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